Sagome di poliziotti con pugnali conficcati nella schiena. E’ l’iniziativa del sindacato Coisp contro la legge 133 “che contempla tagli alla sicurezza per 3,5 miliardi di euro nel prossimo triennio”.

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Milano, 8 ottobre 2008 – Sagome di poliziotti con pugnali conficcati nella schiena. E’ l’iniziativa del sindacato di polizia Coisp che ha tenuto stamani una manifestazione in piazza San Babila “per denunciare un Governo che predica bene e razzola male: tradisce la fiducia delle forze di polizia e ‘pugnala’ alle spalle l’apparato sicurezza”. La campagna del Coisp (Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia) intende richiamare “l’attenzione di tutti sulle gravi condizioni lavorative in cui operano le forze di polizia: pochi mezzi, organici ridotti all’osso e stipendi inadeguati”.
Presenti alla manifestazione il segretario generale del Coisp, Franco Maccari, il segretario provinciale aggiunto di Milano, Giuseppe Falcone, il poliziotto e consigliere comunale, Carmine Abagnale (Forza Italia). Il Coisp in particolare mette “sul banco degli imputati” il Governo e il decreto 112/2008 convertito con legge 133/2008 dal Parlamento, “che contempla tagli alla sicurezza per 3,5 miliardi di euro nel prossimo triennio”.
“Cosa significa quella sicurezza che le Forze di Polizia dovrebbero garantire ai cittadini – ha sottolineato il Segretario Generale del Coisp, Franco Maccari -. Una ‘tassa sulla malattia’ di 20 euro al giorno si abbatter?sugli operatori di pubblica sicurezza anche se costretti ad assentarsi per le cure di malattie riconosciute per cause di servizio”.
“Inoltre – ha aggiunto Maccari – non è previsto nemmeno un euro per gli straordinari dei poliziotti che oggi valgono vergognosamente meno di 6 euro all’ora, non ci sono risorse per il contratto scaduto da un anno e per il riordino delle funzioni e delle carriere, cos?tanto sbandierato ai quattro venti dal centrodestra e che si vuole attuare quasi a costo zero, solo a beneficio di alcuni”.
“Abbiamo mobilitato il sindacato per una giusta causa – ha detto il Segretario Provinciale Aggiunto del Coisp di Milano, Giuseppe Falcone – Siamo solidali con il segretario Maccari e abbiamo scelto Milano, città cara al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per lanciare un segnale chiaro al Governo: a rischio la tutela dei cittadini”.
Il poliziotto e consigliere comunale, Carmine Abagnale, si è offerto come mediatore tra i sindacati di polizia e gli organi istituzionali. “Ho invitato i miei colleghi alla riflessione – ha dichiarato Abagnale – e sono certo che il Governo risolverà la giusta problematica rivendicata dalle Forze di Polizia. A tal fine contatterà il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il ministro Renato Brunetta per sottoporre una questione che non pu?passare inosservata: ?in gioco la sicurezza di cittadini e la serenità delle Forze di Polizia. Al presidente e Berlusconi, “continua Abagnale, “va spiegato che le forze dell’ordine sono diverse dagli altri impiegati pubblici. Le forze dell’ordine sono costrette ad operare sotto il sole, l’acqua e le intemperie per cui sono pi?esposte e pi?soggette ad ammalarsi ecco perch?non possono subire un trattamento peggiore di qualsiasi altro impiegato pubblico”.
– oggi se un impiegato pubblico si ammala gli vengono detratti circa 6 euro per ogni giorno di malattia se invece si ammala un poliziotto gli vengono detratti circa 20 euro al giorno, questo non mi sembra giusto e sono certo che quando ne sarà informato il presidente Berlusconi sanerà immediatamente questa sperequazione ingiusta e inaspettata”.