“In qualità di cittadino e di poliziotto mi vergogno che un ex appartenente alla polizia come Michele Placido abbia potuto pronunciare delle simili frasi”. E’ durissima la reazione del “consigliere-poliziotto” Carmine Abagnale v.presidente della commissione sicurezza del comune di Milano e sostituto commissario della polizia di Stato in servizio presso la Questura di Milano, alle dichiarazioni di ieri del regista Michele Placido il quale, in seguito alle polemiche sul suo film sulla vita di Vallanzasca, ha affermato che: “in Parlamento c’è gente peggiore”.

“In primo luogo sono due cose che, anche a livello di logica, non c’entrano nulla!” Si indigna Abagnale. “Può anche darsi che in Parlamento non ci sia gente pulita, ma ciò non giustifica il fatto che si debba trasformare un volgare assassino in un eroe”.

“Michele Placido – sottolinea Abagnale – con quelle parole ha letteralmente sputato sulla memoria dei 4 poliziotti massacrati da Vallanzasca nella sua “fulgida” carriera criminale. Se il sig. Placido, quando faceva il poliziotto, avesse incontrato sulla sua strada un criminale spietato come Vallanzasca, probabilmente non avrebbe fatto la vita dorata che ha fatto, una vita fatta di cinema e bel mondo. Rifletta su questo, il signor regista Placido e pensi alle famiglie delle persone trucidate dal criminale Vallanzasca come hanno potuto vivere e alle persone meno fortunate di lui che hanno avuto la sventura di finire la propria giovane vita sull’asfalto, falciati dalle pallottole di quel criminale. Questi sono gli eroi che tanto piacciono al signor Placido.”

“La cosa mi tocca anche personalmente perché quei momenti li ho vissuti sulla mia pelle – continua Abagnale – avendo partecipato alle ricerche di questo assassino quando ammazzò i miei colleghi Luigi D’Andrea e Renato Babolini di 27 anni a Dalmine solo perché l’avevano fermato per un controllo. So quindi cosa vuol dire assistere alla tragedia e allo sgomento di vedere dei proprio colleghi ammazzati solo perché in quel momento si trovavano al posto sbagliato e questa è una cosa che non mi scorderò finchè vivo.”

“A fronte di questo – continua infuriato Abagnale – non posso stare fermo a guardare. Farò quindi tutto il possibile per boicottare il film di Placido, farò quanto è nelle mie possibilità perchè questo film non venga visto da nessuno per non fare arricchire una persona che di un criminale ne vuol fare un business rinnegando i principi fondamentali del buon senso. Sia chiaro, non per il film in sé, ma per le dichiarazioni ributtanti del suo regista, dichiarazioni che feriscono la memoria dei poliziotti morti e dei poliziotti vivi che tutti i giorni rischiano la vita sulle strade anche difendendo quella dell’ex poliziotto Placido.”