Ho continuato, in tutti questi anni, a cercare la possibilità di raggiungere precisi obiettivi, soprattutto in termini di politiche per la sicurezza, valorizzando la mia lunga esperienza nelle Forze dell’Ordine ma non ho mai trovato persone e condizioni per realizzare quanto nella mia coscienza ritenevo utile e coerente per dare  un contributo concreto al miglioramento della nostra società.

Solo parole, sogni e (eventualmente) minacce: mai un disegno concreto, un’azione coerente, il mantenimento di una parola data.

 Ho visto denunciare il problema anziché proporre soluzioni realistiche per risolverlo, diffondere paura per strumentalizzarla, fino a dover assistere ai drammatici fatti di Macerata.

Oggi incontro in Giorgio Gori una persona e un progetto degni di fiducia. Credo in questa avventura politica perchè Gori è una persona concreta, pacata, capace e leale.

Ci sono le condizioni per avviare una nuova fase della politica, che porti risultati concreti, soprattutto in termini di sicurezza. Per questo oggi mi schiero con lui e con tutte quelle forze sociali moderate che non vogliono più subire il destino ma cercare di tracciare concretamente nuove strade sui cui fondare, specie nei giovani, le ragioni di una nuova speranza nel futuro.Chi non cambia mai idea, non cambierà mai nulla“. Questa è la frase che Churchill oppose a chi pensava, allora come oggi, che la politica fosse solo il luogo di scelte dettate una volta per sempre. Rivendico la possibilità di cambiare a patto che questo non sia dettato dall’opportunità personale ma da una precisa scelta politica, che ho cercato di sintetizzare in queste poche righe.

Per queste ragioni, dopo essermi dimesso da assessore del municipio 4 di Milano, ho presentato, insieme a tanti amici che la pensano come, una lista alle regionali lombarde denominata Obiettivo Lombardia per le autonomie – presidente Gori –