COMUNICATO STAMPA

“Dopo quello che è successo in questi giorni sulla questione delle cosiddette “Ronde nere”, non posso esimermi dallo spendere una parola rassicurante per tutti i cittadini”. E’ questa la prima dichiarazione a caldo del consigliere-poliziotto Carmine Abagnale, deciso ad intervenire per placare il gran polverone che si è sollevato a causa dell’iniziativa di tal Gaetano Saya (le Ronde nere, appunto, di stampo fascista), classe 1956, già conosciuto dalla Procura di Genova che ne aveva chiesto il rinvio a giudizio per la vicenda del “Dipartimento studi strategici antiterrorismo”, una sorta di polizia parallela e illegale, che lo aveva fatto finire in manette.

“Personaggi come questo – incalza Abagnale – sono solo in cerca di pubblicità, utilizzando metodi ignobili pur di apparire sulle prime pagine dei giornali. Insomma, stiamo assistendo ad una gara fra chi la spara più grossa o si inventa l’idea più eclatante. Ma per quanto questi personaggi facciano, non hanno nessuna speranza di essere tollerati”.

“Infatti la questione ronde è molto semplice – continua Abagnale – perché è un qualcosa che è già regolamentato a norma di legge. E qui mi inserisco nel dibattito per rassicurare tutti i cittadini. Nessuno, e dico nessuno, può da un giorno all’altro istituire un servizio di ronde se non è autorizzato dal Prefetto”.

“Questo vorrei dunque fosse ben chiaro: esiste un decreto che regolamenta l’istituzione delle ronde. Il decreto dà la possibilità ad associazioni preventivamente monitorate, fra cui peraltro vengono privilegiati gli ex appartenenti a forze dell’ordine, di formare appunto associazioni di supporto alla Polizia. Il decreto insomma – tiene ancora a specificare con forza Carmine Abagnale – impedisce le ronde fai da te”.

“Ribadisco: é previsto che sia il sindaco a decidere di avvalersi delle associazioni di volontari; queste ultime devono essere inoltre iscritte in un registro e passare al vaglio del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Tutto il resto – aggiunge Abagnale – è folklore o strumentalizzazione politica.

“Concludo questa mio intervento rivolgendo un appello a tutti i cittadini di non allarmarsi: le ronde (di cui fra l’altro sono stati fatti esperimenti molto positivi a Milano), sono monitorate e gestite dallo Stato: la situazione è del tutto sotto controllo e non saranno tollerate da parte dello Stato alzate d’ingegno di nessun tipo”.