COMUNICATO STAMPA

“Questa è una protesta trasversale; non riguarda una sola parte politica, un unico sindacato; è l’espressione di un disagio collettivo”. Così, Carmine Abagnale, il consigliere – poliziotto in piazza insieme ai colleghi della polizia per difendere i diritti delle forze dell’ordine, evidenzia i motivi di una protesta così imponente, che ha visto un presidio occupare i cancelli di ingresso della casa del presidente Berlusconi, ad Arcore.

“Siamo qui, perché l’argomento è così importante che, a nostro parere, solo una persona può affrontarlo con serietà, dando delle soluzioni concrete: il presidente Silvio Berlusconi. Fino ad oggi, le nostre proposte, le nostre lamentele e i malumori più volte evidenziati sono stati presi sotto gamba – prosegue Abagnale – l’ultima manovra è la prova evidente di come venga sottovalutato il lavoro degli appartenenti alle forze di Polizia e quello dei vigili del fuoco. Non solo è stato disatteso ogni impegno preso fino ad oggi ma,si continua, dopo i 2 miliardi e mezzo di tagli, a mettere mano al capitolo sicurezza limitando l’operatività dei suoi addetti. Problemi gravi per il paese che vede messa a repentaglio la sicurezza pubblica. Per questo, siamo venuti personalmente a sensibilizzare il Presidente Berlusconi, l’unico fino ad ora ad aver rispettato i “contratti” che di volta in volta ha stretto con gli Italiani”.