Carmine Abagnale, poliziotto-Consigliere Comunale a Milano e Vicepresidente della Commissione Sicurezza del Comune di Milano, ha dichiarato di trovarsi in perfetta sintonia con il nuovo slogan annunciato oggi dal capo della polizia Manganelli, il quale ha affermato che lavorando insieme “C’è più sicurezza”. Abagnale afferma “sono felice per le parole di Manganelli, dato che da molto tempo mi sto adoperando per ottenere un maggior coinvolgimento dei cittadini sul tema sicurezza. Mi fa dunque particolare piacere – continua il Consigliere-poliziotto – sentire che il capo della polizia, pur essendo un tecnico e non un politico, è così affine con le esigenze dei cittadini, anche perché non è la prima volta che Manganelli cerca di lanciare questo messaggio ai cittadini ed ai politici”.

E’ da tempo continua Abagnale che ho lanciato il progetto “non più il vigile di quartiere ma Quartiere Vigile”. Forse – afferma il Consigliere – i tempi sono finalmente maturi per realizzare questo progetto che consiste nel fatto che i cittadini segnalino agli organi di polizia locale o alle Forze dell’Ordine, eventi che possano arrecare danno o disagio alla sicurezza urbana e cooperare nello svolgimento dell’attività di presidio del territorio. Questo è una vera innovazione nel settore sicurezza Italiano, definito da tutti obsoleto e inadeguato ai tempi. La collaborazione delle associazioni ma soprattutto quella dei cittadini che diventeranno dei veri e propri segugi dei delinquenti è il “sistema” che ha utilizzato Rudy Giuliani per combattere la criminalità a New York ha dato ottimi risulti anche in altri paesi dell’America.” Mi auguro – Continua Abagnale – che il nostro Governo, facendo oro dei suggerimenti del prefetto Manganelli, a mettere in pratica anche l’altro suggerimento che ho suggerito che consiste nel premiare quegli appartenenti alle Forze dell’Ordine che riescono a fare consumare meno reati sul proprio territorio. Mi spiego meglio: – conclude abagnale – oggi di norma viene premiato l’operatore o gli operatori delle Forze dell’Ordine che effettuano più arresti, mentre il sistema va invertito debbono essere premiati quegli operatori che hanno la capacità di tenere lontano i delinquenti dal proprio territorio.”