E’ di ieri una proposta shock contenuta in un emendamento del Pdl al “decreto-ronde” che porta la prima firma di Maria Rosaria Rossi, componente della commissione Giustizia della Camera. In pratica, se dovesse passare l’emendamento, succederebbe che se uno stupratore si dovesse sottrarre a una misura di custodia cautelare rischia, potrebbe ritrovare il suo volto su manifestini affissi dalle ronde nei luoghi pubblici: una sorta di “wanted” di americana memoria. Si tratta di una proposta sicuramente forte e destinata a spiazzare le anime belle. Per parte mia, non saprei dare una valutazione così, su due piedi. Dovrei rifletterci con calma, perchè per l’Italia si tratterebbe di un’assoluta novità. Inoltre, l’attuazione di una simile iniziativa mi sembra molto ardua, sia in termini di legge che in termini di pura fattibilità. Sicuramente, in questa proposta vedo da subito un lato chiaramente positivo: ossia il tentativo di un maggiore coinvolgimento della gente sul tema della sicurezza, che potrebbe rivelarsi un notevole aiuto per le Forze dell’Ordine.