Qualche giorno fa il giornalista Roberto Poletti di Libero ha sollevato, con fare da maestro elementare che redarguisce gli allievi, la questione dell’assenteismo dei Consiglieri comunali (N.d.r. – l’articolo potete scaricarlo nella Rassegna Stampa qui a fianco). Il tono di Poletti è tranchant: senza concedere il beneficio del dubbio si sente in dovere di bacchettare quello che, secondo lui, è un andazzo da deplorare e un malcostume da stroncare. Come potete capire, mi sono sentito toccato nel vivo e ho quindi ritenuto opportuno indirizzare una lettera a Vittorio Feltri, il direttore del giornale. Anche perché Poletti non fa nomi e cognomi ma spara nel mucchio.

Certo, non mi sogno neanche lontanamente di difendere l’assenteismo ma vorrei che, prima di emettere sentenze inappellabili, si avesse il buon senso e la sensibilità di sentire la controparte.

Mi sento dunque di poter svolgere il ruolo dell’avvocato difensore dei Consiglieri “dall’alto” della mia condotta irreprensibile, visto che ho totalizzato quasi il 100% delle presenze in Consiglio comunale. Per una volta, insomma, desidero difendere la categoria, dato che la conosco dall’interno. Metto a vostra disposizione la lettera che ho scritto a Libero e invito tutti ad esprimere un parere personale su questa vicenda.
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