Riallacciandomi a quanto scritto ieri, voglio pubblicare in Rete, per dimostrare che è mio costume far seguire alle parole i fatti, un ordine del giorno che ho presentato in Consiglio Comunale insieme ad altri consiglieri. Dalla lettura si potrà evincere che ho posto all’attenzione del Comune di Milano seri problemi ma anche serie e ponderate soluzioni.

Ordine del Giorno sulla prostituzione maschile e femminile

Considerato che:
• la prostituzione maschile e femminile a Milano è in costante aumento con notevoli problemi sul versante del degrado urbano;
• l’entità economica del fenomeno e la carenza di controlli alimenta uno dei crocevia più importanti di ampie aree di illegalità e delinquenza a tutti i livelli;
• la prostituzione nella nostra città, come nel resto del paese, si svolge prevalentemente in strada, a differenza degli altri maggiori paesi dell’Unione Europea, determinando l’assedio di piazze e di vie, con situazioni inaccettabili e lesive della libertà altrui;
• il fenomeno non è sradicabile (sia sul lato dell’offerta che della domanda) e, quindi, va regolamentato, superando normative ormai anacronistiche.

Visto:

• il recente Decreto Ministeriale sulla sicurezza, l’impegno della Giunta ad emettere apposita ordinanza nei nuovi ambiti di applicazione e il ddl predisposto dal Governo che, tra l’altro, vieta la prostituzione in strada.

Il Consiglio Comunale di Milano

1. impegna il Sindaco e la Giunta:
Ad adottare un’Ordinanza che, nei limiti concessi dall’attuale legislazione, miri ad ottenere sul territorio cittadino i seguenti risultati:
­ Un drastico ridimensionamento della prostituzione su strada;
­ Un più efficace intervento per reprimere i fenomeni dello sfruttamento e della prostituzione minorile;
­ Percorsi di recupero per i soggetti, soprattutto minori, vittime del fenomeno;
­ Recupero della civile convivenza e della vivibilità urbana nelle zone più soggette a questo fenomeno.

A sollecitare inoltre il Comitato per la sicurezza e l’Ordine pubblico di Milano perché rafforzi prioritariamente l’attività di repressione contro il racket e lo sfruttamento della prostituzione.

2. sollecita il Parlamento
ad approvare rapidamente una legge che permetta di regolamentare in modo chiaro ed efficace la prostituzione che superi la legge Merlin basandosi sui seguenti criteri:

• legalizzare l’esercizio di questa attività solo quando svolta per libera scelta da una persona maggiorenne nel rispetto delle leggi e regolamenti comunali e condominiali;
• possibilità di esercitare questa attività solamente in luoghi dichiarati e controllabili delegando ai comuni la potestà di definire le modalità;
• esercitare accurati controlli su questa attività, sotto tutti gli aspetti, ivi compreso quello fiscale e previdenziale;
• perseguire con pene durissime ed efficaci (anche con immediato sequestro dei beni) chi sfrutta il fenomeno, non solo sotto l’aspetto economico ma anche e soprattutto sotto quello umano (riduzione in schiavitù ).

Firmata: Carmine Abagnale ed altri