Di recente, in merito all’iniziativa del Governo legata all’utilizzo dei militari nelle nostre città con funzioni di polizia o di vigilanza, mi sono espresso assai favorevolmente. Come segretario provinciale generale del Coisp (coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia), il sindacato che nel capoluogo lombardo rappresenta ben 500 agenti, posso affermare di conoscere molto bene i problemi legati alla sicurezza e posso affermare, con altrettanta certezza, anche di avere il “polso” della situazione per quanto riguarda la situazione dei nostri agenti e delle forze dell’ordine. Per questo motivo, ben lungi dall’accogliere gli allarmi che vengono da più parti su un inesistente pericolo di “militarizzazione” della nostra società, dico: ben vengano i militari. Anzi, 400 sono ancora pochi. Difatti, vi è sicuramente sempre più “fame” di risorse umane da impiegare nella sicurezza. Come ho già dichiarato all’AGI (Agenzia Giornalistica Italia): “A Milano sono stati recuperati oltre 300 operatori delle forze dell’ordine solo dai servizi fissi, il che vuol dire 150 pattuglie giornaliere in più. Grazie al recupero degli uomini verranno rafforzati gli uffici preposti al controllo del territorio e le squadre investigative”. A questi uomini, non può che fare piacere avere un ulteriore supporto, nei loro sforzi quotidiani, proveniente dai nostri stimati reparti militari.